U13: HAPPY-RAVENNA 76-34

HAPPY-RAVENNA 76-34

 

HAPPY: Forastieri 8, Pandolfi 6, Zamboni 2, Bonvicini (K) 4, Bacchini 10, Anderlini 10, Prasal 8, Brattoli 4, Raffaelli 7, Palmisani 11, Gobbi, Tosi 6. All.: Brancolini.

RAVENNA: Pasi 1, Fiumana 3, Scacco, Alboni 2, Domini 14, Marchetti 5, De Mola 7, Fedriga 2. All.: Carluccio.

PARZIALI: 14-10, 32-16, 49-26.

“Le Under 13 sono diventate maggiorenni”

“Dove vuoi arrivare?”

“Beh dai, è facile: quando si diventa maggiorenni?”

“A 18 anni!”

“Quindi…”

“Ahhh… Ok,ho capito. 18 anni = 18 vittorie in 18 partite”

“Ecco, ci siamo. Dì un po’, te l’aspettavi?”

“Mah, difficile aspettarselo…”

“Io invece sì, me l’aspettavo. Quanto meno guardando a cosa hanno fatto queste ragazze di recente. Sono in crescita esponenziale, partita dopo partita, allenamento dopo allenamento. È naturale aspettarsi che possano vincere le partite, visto come si esprimono. Prova a dare un’occhiata al tabellino della gara con Ravenna, guarda alla distribuzione di punti. Lì ti puoi accorgere che questa è una squadra vera, che ha tanto dal quintetto e tanto da chi entra dalla panchina. Tutte unite verso un unico obiettivo”.

“Sì beh, ho visto un paio di partite e devo dire che hai ragione”

“Ti racconto quella con Ravenna di oggi”

“Vai…”

“A rigor di cronaca segnaliamo che era il ritorno di una sfida che aveva visto le nostre Sharks andare a sbancare la tana della avversarie con un +22 abbastanza netto”

“E il ritorno?”

“:-)”

“Due punti, trattino, parentesi chiusa: cos’è quella roba???”

“Gergo giovanile, è il faccino che vuol dire sorriso”

“Ah, ho capito, dev’essere andata bene”

“È andata benissimo e non solo per il risultato, 76-34 per noi. È andata alla grande per tanti motivi. Ti dico subito, si parte non proprio a mille, 0-4 per loro con due canestri di Domini”

“Vi siete preoccupati?”

“No, però c’era qualcosa da registrare. Intendiamoci, il pari arriva quasi subito, il sorpasso anche, quindi è stata solo questione di minuti. Cristina mette 4 punti e in chiusura di quarto Virginia ne sigla altri 4 per il vantaggio 14-10 al 10’”.

“Equilibrio”

“Sì, equilibrio, ma anche andamento ben diverso dai primi minuti. Adesso è l’Happy che comanda e si vede. Anna domina e produce canestri, in più la difesa di tutte le ragazze tiene alla grande. Non passa neanche uno spillo, Ravenna trova chiuso ogni varco e l’Happy a questo punto può scappar via nel punteggio fino a doppiare le avversarie sul 32-16 del 20’. Questo vuol dire che in 10’ le nostre hanno concesso a Ravenna appena 6 punti. Brave”

“Tante note positive”

“Questo perché ogni atleta che è entrata in campo ha fornito un grande contributo. È stata la più classica delle prove di squadra. Si prova a correre sempre, ma anche a difesa schierata la circolazione di palla è ottima. Che dire di più?”

“Beh, il secondo tempo”

“Nel terzo quarto, se qualcuno avesse ancora avuto dei dubbi sul risultato finale, ecco che l’Happy spinge ancora sull’acceleratore. C’è la tripla di Anna e ci sono i primi punti di Erica, che ha giocato una gran partita. Bene i 10 punti, ma non sono tutto: brava a rimbalzo, decisa nel prendere iniziative e senza paura. Complimenti. Al 30’ siamo avanti 49-26”

“Poi andiamo in passerella”

“Non si smette di giocare, anzi. Nel quarto periodo ancora molto bene Erica, Giorgia mette 8 punti in pochi minuti e anche Aurora infila un bel paio di canestri dalla media distanza”

“Tutto alla grande direi”

“Sì, tutto alla grande, finisce 76-34. Guarda, mi vien da citare Ligabue: ho perso le parole. Queste ragazze ti fanno finire gli aggettivi che hai a disposizione”

“È tutto quindi”

“No, aspetta. Voglio dire una cosa. Voglio dire che si può sbagliare, fa parte della natura delle cose. Si può mancare un canestro, anche un appoggio facile. Non è da questi particolari che si giudica un giocatore”

“De Gregori?

“No vabbè… E’ basket, lo sport più bello del mondo. Un canestro sbagliato non dice nulla. È la scelta che conta, è il coraggio e la voglia che determinano le qualità di una giocatrice. Tutto qua. E se poi sbagli ti devi rialzare e riprovarci. Ancora una volta, una di più. Fino a dare il massimo. Sempre”

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