Happy Basket

È lunedì 31 agosto il giorno designato per l’inizio dell’attività 2015/2016 dell’Happy Basket Rimini. Pronte ad allenarsi, una dietro l’altra, le squadre Under 13, Under 16 e di Serie C. Il giorno successivo, martedì 1° settembre, ai nastri di partenza la stagione in palestra di Under 14 e Under 18. Tante le novità di quest’anno, a partire dalla composizione degli staff tecnici. Lo ricordiamo: coach Paolo Rossi si occuperà del gruppo che prenderà parte ai campionati Under 18 e di Serie C, mentre Tina Dimitrova, gradito ritorno, avrà a che fare con Under 16, Under 14 e Under 13. A breve anche l’inizio di stagione delle piccole Esordienti e di tutto il minibasket. Il grido è sempre quello consueto col quale accompagniamo tutte le nostre squadre durante la stagione: FORZA HAPPY!!!

In copertina e qui di seguito vi proponiamo il bel manifesto realizzato nelle scorse settimane che stiamo distribuendo per la città. Il Ponte di Tiberio sullo sfondo vuole rappresentare per noi un legame inscindibile con la città di Rimini e con le nostre radici, mentre ragazzi e ragazze in primo piano sottolineano la sempre viva collaborazione tra Happy e Crabs nonché una ventata di freschezza nel panorama cestistico.

La società Happy Basket Rimini porge le più sentite condoglianze ai famigliari per la scomparsa di Paolo Gasponi. “Paolone” era e rimarrà per sempre una figura storica della pallacanestro cittadina. Il Flaminio era il suo tempio, luogo sacro nel quale sapeva come muoversi, cornice ideale nella quale aveva il meritato rispetto di tutti i cestisti e gli addetti ai lavori. Sono state poche le figure come quella di Paolone. Pochissime. Di americani famosi ne sono passati sulle tavole della Sala Vendemini, di fenomeni planetari anche. Erano passati e verranno dimenticati col tempo. Paolone no. Paolone non verrà dimenticato, perché da quando è esistita una palla a spicchi dalle parti del Flaminio, lui era lì. Riposa in pace.

La società Rimini Happy Basket comunica alcuni importanti cambiamenti per quanto riguarda lo staff tecnico della stagione 2015/2016. L’allenatore capo della prima squadra di Serie C e dell’Under 18 sarà Paolo Rossi, che nella stagione appena andata agli archivi ha allenato la formazione Under 15.Per quanto riguarda le categorie d’età inferiori, invece, c’è il gradito ritorno di Tina Dimitrova, per la cui disponibilità l'Happy ringrazia Luciano Capicchioni e i Crabs 1947, sottolineando ancora una volta la piena collaborazione e la sinergia con la quale si muovono le due società.

Buone vacanze a tutte! In attesa degli ultimi risultati scolastici, il consiglio per l'estate è quello di avere sempre una bella palla da basket di fianco e di non smettere mai per troppo tempo di giocare. Restate sintonizzati su queste pagine, perché non appena avremo definito la strutturazione tecnica della prossima stagione, ve ne daremo notizia. Seguite sempre questo sito, www.happybasket.it, e la pagina facebook https://www.facebook.com/pages/Rimini-Happy-Basket/167891953223388?ref=bookmarks A presto girls!

 Qualche riga. Poche, forse troppo poche, per ringraziare il Coach di un'annata strepitosa in palestra e con un lavoro di qualità altissima. Non sono ringraziamenti 'a caso', quelli che state leggendo, ma senso di gratitudine profondo. Perché? Perché Francesco Nieddu, al timone della prima squadra, dell'Under 17 e dell'Under 14 nella stagione appena andata agli archivi, non sarà più con noi nell'annata sportiva 2015/2016. Il Coach ha accettato l'offerta di una prestigiosa società, che al momento non sveliamo, e allenerà lì le giovanili. Nell'augurare a Francesco un immenso “in bocca al lupo” per la nuova avventura professionale, lo ringraziamo per tutto il lavoro di quest'anno, costante e instancabile. Grazie Coach Grazie Francesco PS - Prossimamente su queste pagine un profilo più ampio di Francesco. E' doveroso. Perdonateci se per il momento rimaniamo sulla stretta cronaca.

Secondo posto conclusivo per Marta Palmisano e l’Emilia Romagna Under 13 al Trofeo Bulgheroni. Le ragazze classe 2002 hanno messo insieme un percorso netto nel girone eliminatorio, hanno vinto la semifinale e poi si sono purtroppo arrese in finale a un formazione di ottimo livello come la Lombardia. Una settimana intensa, con una partita al giorno, cominciata con una tripletta di vittorie di gran prestigio. Prima il roboante 100-14 sul Trentino Alto Adige, poi il più sofferto 58-54 sul Veneto e infine il 73-54 sul Friuli Venezia Giulia. Il primo posto nel girone ha portato le ragazze ad affrontare in semifinale la Toscana, battuta 62-48. A quel punto ecco la finale tra le due squadre imbattute, Lombardia ed Emilia Romagna, vinta dalla prima 87-49. Secondo posto finale nell’atti conclusivo di una stagione lunga e piena di partite di alto livello. Complimenti a Marta e a tutta l’Emilia Romagna!

Ultimo allenamento oggi e partenza per il Trofeo Bulgheroni martedì mattina. Stretta finale per la selezione Under 13 dell'Emilia Romagna, che si è ristretta a 12 convocate per la partecipazione alla manifestazione di questa seconda metà di giugno. Tra le altre selezionate c'è anche la nostra Marta Palmisano. A lei un grandissimo in bocca al lupo!!!!! Questa la lista completa delle convocate MARTA PALMISANO - HAPPY BASKET RIMINI Martina Ronchi - Libertas Rosa Forlì Elisa Vespignani - Scuola Basket Faenza Giulia Natali - Bonfiglioli Ferrara Rebecca Del Core - Nazareno Carpi Sofia Nagy - Basket Parma Precious Frank Nkume - Basket Parma Margherita Gualerzi - Basket Parma Anna Lavezzi - Libertas Calendasco Caterina Gilli - Academy Mirabello Silvia Nativi - Academy Mirabello Alice Prisco - Academy Mirabello

Allora, io su questa finale delle Under 17 ho solo due certezze. Il resto è fuffa, opinioni, emozioni e sentimenti. Parzialità, in un senso o nell’altro, che dipendono da punti di vista vicini, ma a volte anche lontani e opposti. Le certezze però no. Quelle rimangono scolpite nel marmo, indubitabili assiomi sui quali basare le considerazioni future. In una parola "CERTEZZE". Appunto... Ecco, le mie CERTEZZE sono due: 1)      Non siamo arrabbiati per com’è andata. Non siamo ‘rammaricati’, ‘dispiaciuti’ o ‘amareggiati’. No no, siamo proprio INCAZZATI. A bestia. Tantissimo. 2)      Abbiamo perso giocando male, con un’occasione folgorante per vincere nell’ultimo minuto. Ma abbiamo perso. Ecco, che nessuno si azzardi a prendere ad esempio la sconfitta per giudicare malamente l’annata. Che nessuno, NESSUNO, tenti di marchiare a fuoco col sigillo del “no” mesi e mesi di lavoro e crescita, di vittorie (tantissime) e allenamenti di grande livello. Che NESSUNO giudichi negativamente l’annata solo perché Serena Soglia ha messo quel tiro a 7 secondi dalla fine. E la partita? Gara strana, quella con la Scuola Basket Faenza. Gara aspra, combattuta e giocata non al massimo delle nostre possibilità. Sempre sotto, dal 9-11 del primo quarto al 19-21 di metà partita nonostante un paio di bombe di Ilaria. Mai di tanto, ma sempre sotto. Sbagliando tantissimo in area. Difendendo con buona applicazione, ma sbagliando tanto dall’altra parte del campo. Serena Soglia è stata un fattore decisivo, inutile negarlo. Di ritorno dagli spogliatoi, nel terzo quarto, il margine per le ospiti aumenta. Al 25’ siamo sotto di 8 (21-29), al 28’ addirittura di 10 (23-33). Sofferenza allo stato puro, eppure la luce in fondo al tunnel sembra sempre esserci. A 4 minuti dalla fine Faenza è ancora sopra in maniera consistente (32-39) poi ecco il break delle nostre ragazze. Tre punti di Cristina, due di Greta. A 1 minuto e 9 secondi dalla fine, canestro e libero aggiuntivo di Virginia. 40-39 per noi, emozioni alle stelle. Brividi, pur con gli 8000 gradi della Carim. A 33 secondi dalla sirena, 1/2 ai liberi di Frassineti per il 40 pari. Noi, dall’altra parte, non troviamo punti. Faenza, dopo la rimessa a metà campo, sì. Soglia segna dal gomito per il +2 (40-42). Dopo il time-out e la rimessa a metà campo, non segniamo. Vince Faenza. Io non ho tutte le risposte, so solo che ci dispiace tantissimo. TANTISSIMO HAPPY BASKET RIMINI – SCUOLA BASKET FAENZA 40-42 HAPPY: Rocchi 2, Fattori 4, Tosi 9, Bacchini 5, Bonvicini 2, Pandolfi, Muggioli 10, Galli 8, Sarti, Girelli, Palmisani. All.: Nieddu. FAENZA: Bornazzini 4, Samoré, Vita, Piraccini 4, Zama, Frassineti 3, Bennoli 5, Guerrini 4, Cantoni, Soglia 22. All.: Bassi. Parziali: 9-11, 19-21, 28-35.   Passiamo ai giudizi individuali. Leggeteli, se avete voglia. Altrimenti passate oltre. Quel che mi premeva fare, come con l’Under 13, è uno speciale ringraziamento al coach. In quel caso Erika, in questo caso Francesco. Un allenatore fantastico, fidatevi di me. Ne ho visti abbastanza in palestra per poter avere un criterio di valutazione obiettivo e corretto. Con questo gruppo ha fatto un lavoro straordinario. Incredibile. Vorrei spendere più parole, ma lo farò in un capitolo a parte più avanti. Ora le ragazze… ILARIA – Capitano simbolicamente perfetto, lo spirito di questa Under 17 in te c’è tutto. Ne sei stata la spina dorsale, ricordalo sempre. E ricorda anche, se mai te ne dovessi dimenticare per qualche attimo, che per te vale all’ennesima potenza quanto abbiam detto per la squadra. La tua crescita non si cancella con un colpo di spugna, non si lava via dopo 40 minuti di un’afosa e caldissima domenica pomeriggio. La tua crescita ti ha portato a essere protagonista in C e leader con l’Under 17. C’è ancora tanto basket, Capitano. VIRGINIA – Hai corso. Poi hai corso. Poi hai ancora corso. Poi, un’ora dopo la partita, col rinfresco fuori dalla Carim, stavi ancora correndo. Ci hai regalato un brivido con quel gioco da tre punti. Ci hai permesso di sognare. È durato poco, ma quel canestro con libero supplementare ha cambiato il vento. Vola Virginia, vola. Manca solo un po’ di controllo, ma il motore c’è. E va ai mille all’ora. MARIA – Se mi dovessero chiedere “Chi è l’anima di questa squadra?”, io risponderei subito “Mary”. Bel canestrino in finale, errori da sotto come le altre, ma il resto è oro. ORO! Quando sei in campo dai tutto. Quando sei richiamata in panchina, anche se magari non gradisci la decisione e non la condividi, ci metti un nanosecondo a urlare per le tue compagne e a incitarle. Non credere che non abbiamo notato la tua reazione nello spogliatoio. Lacrimuccia… Ti è dispiaciuto un casino. Anche a noi… FEDERICA – Hai segnato in momenti decisamente importanti. Hai messo 2 liberi su 2 con mano ferma e controllo dei nervi. Serve solo più convinzione… Guarda più il canestro, alza un po’ più quella parabola e il gioco è fatto. Basta poco Fede, credimi… Basta molto poco… CLAUDIA – Partenza mano sinistra, palleggio-arresto-tiro, rimbalzi. Meglio, sempre meglio. Poi c’è questa finale in cui, per problemi di falli, non sei riuscita a giocare come volevi. Ne avevi una gran voglia, in semifinale hai dominato e in finale volevi fare lo stesso. Non è successo, peccato. A volte, non sempre ma qualche volta sì, vale quello che diceva Phil Jackson a Michael Jordan: “Stop chasing the game, let the game come to you”… E al di là di tutte le massime del mondo, ti assicuro che quando tu segni da fuori la retina fa un rumore diverso… CRISTINA – Finale senza paura, semifinale anche. Gran qualità questa, come pure l’aver migliorato percentualmente le volte in cui fai la scelta giusta. Qualche volta, come ben sai, si potrebbe pure andare a sinistra, ma in quello confido che migliorerai. Il resto, che è tanto, l’hai messo al servizio della squadra. Sei recuperi in finale: vuol dire che mentalmente c’eri! Hai dato inizio alla rimonta. A tre minuti dalla fine eravamo 32-39, poi hai segnato tu e si è riaccesa la luce. Non è bastato, peccato. ERIKA – Tu puoi crederci o no, ma un allenatore non è mai contento se lascia fuori qualcuno. Lo dico io, ma sono sicuro di interpretare anche il pensiero di Francesco. Questo però non cancella l’anno. Hai giocato poco, è vero, ma devi guardarti dentro e indietro. Devi pensare ai mesi scorsi, al fatto che in campo ci puoi stare e a quel tirino che fa ciuff. Devi pensare a quel “6-7-8” con un sorriso. Vorrà forse dire poco, ma per me no. Per me vuol dire tanto. Per me vuol dire che sei pienamente una di noi, che hai lavorato con noi e che sei migliorata con noi… ANNA – Sono sicuro che il fatto di essere più piccola d’età rispetto a tutte le altre ragazze di questo campionato non ti sfiori neanche il cervello. Questa è una grossa qualità: quando sei in campo pensi a giocare e basta. Giusto. Hai spirito competitivo e tanta, tantissima intelligenza per il gioco. Sai qual è l’unica cosa che devi realmente capire? La differenza tra quello che in campo si POTREBBE fare e quello che si DEVE fare. Difficile, complicato, ma lo capirai… Prima delle finali Under 15 non sei stata benissimo, eppure hai combattuto. Anche in questa finale Under 17 hai combattuto, guerriera. Il passato conta zero, in questo momento. Il segreto è giocare-giocare-giocare. Hai avuto sfortune cosmiche a livello di infortuni negli anni passati e questa volta è andata un po’ meglio da quel punto di vista. Andrà sempre meglio… L’importante è non perdere mai l’Amore per il gioco. L’Amore per il basket. Quello con la A maiuscola, come Anna. ALESSANDRA – Sei stata ferma tantissimo durante l’anno, eppure il tuo contributo di intelligenza l’hai dato. Testa sveglia, mani rapide per capire dove va la palla. Sempre ancorata alla realtà. Pochi errori, pochissimi. Il rimpianto è solo quello di non aver potuto esprimersi al 100% per quei maledetti problemi fisici. Però sei giovane… ELENA – Peccato per quella caviglia e per una settimana passata tra dubbi e incertezze. Peccato aver perso, perché vederti col sorrisone è molto diverso dal vederti col broncio. Ti sei mai chiesta perché inizi le partite? Sei in quintetto nell’Under 17, secondo me qualcosa vorrà dire… O no? L’ulteriore passo è FINIRE le partite, essere in campo nei momenti clou. Assieme ai miglioramenti tecnici, che si costruiscono con costanza in palestra, è lì che sta il passo più grande. Nel dire “Ehi tu che mi sei davanti e mi stai marcando, adesso ti batto e vediamo se mi stai dietro!”… Ciao giornalista GRETA – Sei stata fuori a inizio anno, poi ti sei ripresa la TUA squadra. Prima piano, poi in maniera vorticosa. Sempre incidendo alla grandissima. Sempre con una voglia matta di entrare e travolgere tutto e tutti. Arrivando fino in fondo. Non disperarti se il tiro da fuori, qualche volta, non entra. È una questione di lavoro. Migliorerai anche lì. Il resto però è già parecchio. So che quella coppa del secondo posto non ti piace. Non piace a nessuno, ma è comunque un segnale di dove siamo arrivati. Non perdere il sorriso, Greta. Non perderlo mai… SALVATE IL SOLDATO UNDER 17 LZ